Chi siamo

Chiara Baragioli

Pare che il suo primo Sib risalga
a 4 mesi dopo il concepimento e che alla nascita abbia cantato lo "Stabat mater" di Pergolesi, ma è certo che a un anno gorgheggiava in scale armoniche ascendenti. Grazie alla sua propensione per le lingue si è laureata in Francese, Inglese e Tedesco, studiando anche Urdu, Aramaico, D'ni, Venedico, e Marziano antico. Canta con i Sognattori dall'età
di 19 anni e il suo sogno è cantare
4:33 di John Cage come soprano.

Mariarosa Franchini

Il 1983 è l’anno che dà una svolta alla sua vita. Durante un corso di preparazione per animatori di colonia, conosce un allampanato spilungone, futuro astrofisico, già speleologo, musicista in erba. Lo sposerà 5 anni più tardi. Forse non avrebbe mai insegnato italiano come seconda lingua, non avrebbe letto una sola parola in pubblico e certamente non sarebbe madre di quelle due perle preziose, se non l’avesse fatto

Eleonora Calamita

Prima recita un po’, poi passa al doppiaggio, quindi piomba sugli audiolibri. Dà la sua voce a Gian Burrasca e a don Abbondio, a Tom Sawyer e a padre Cristoforo ma anche a Renzo, Lucia… però va a finire che tutti i giorni usa più gli occhi che la voce. Ma perché mai?

Fabio Mazzotti, detto Maz

Turnista dalla nascita dedica la restante parte delle giornate al fraseggio musicale e letterario. Suona con il resto della banda da svariati lustri e per fedeltà al gruppo ha rinunciato a importanti ingaggi con Bruce Springsteen e Tom Waits. Crede segretamente di essere Corto Maltese, ma non lo dice a nessuno.

Aniello Mennella detto Daniele

Dovrebbe fare il professore di astrofisica, ma si ostina a voler fare altro. In montagna, al mare, per le strade, possibilmente in bici, oppure seduto con una chitarra in mano. Quando si ricorda perché riceve lo stipendio insegna e fa ricerca, provando a capirci qualcosa di questo luogo che chiamiamo universo.

Sara Mennella

Lorenzo Scendrate

Da sempre chiamato Lorenzino, suona il contrabbasso e alleva api, che cura amorevolmente con dosi ripetute della suite n. 1 di Bach. Arrotonda i proventi del miele e polline biologici con un altro lavoro, di cui nessuno ha mai capito nulla ma che, evidentemente, rende il giusto.

Gianni Uda

Nasce. Si dedica, fin da giovane, allo studio sgangherato della chitarra, in particolare del mi cantino, di cui diventa un virtuoso. A fine secolo, si laurea in filosofia, con una tesi sull’inutilità del capotasto mobile in Aristotele. Passa le giornate a sviluppare software sognando, un giorno, di suonare sotto la volta stellata del Planetario di Milano.

Giacomo Zamponi

Polistrumentista dalle abilità sovrumane spazia dal violino al pianoforte passando per il trombone a tiro, l’ocarina a dondolo, il mandolino spagnolo e il clavicembalo a nastro triplo. Quando non suona guadagna il pane per se’ e per la numerosa famiglia percuotendo tastiere di computer portatili e stanziali più o meno a caso.

Fabrizio Villa, detto Vilas

Chiamato a volte Vilas, altre Gilas, inizia a suonare con il gruppo trenta chili fa dedicandosi all’armonica in tutte le sue varianti: diatonica, estensibile, telescopica, a manovella, biodegradabile e commestibile. Quando suona ne porta almeno una ventina in un cinturone che indossa come il bandito Juan Miranda. Vive a Bologna facendo l’astrofisico e progettando telescopi. Si dice che la sua frase guida sia: “Un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle”.

Francesco Mennella

Non si basta. Ha impegni da vendere e nonostante questo continua a sperperare tempo comprandone degli altri da qualsiasi realtà gli capiti sotto mano, come per esempio suonare in questo gruppo. È aspirante tutto: aspirante fotografo, aspirante youtuber, aspirante batterista, aspirante apneista e subacqueo, militante contro le ingiustizie e affascinato dal pensiero. Nel senso filosofico del termine è un'eterna potenza. Nei ritagli di tempo si allieta unendo lettere ed emozioni.